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A proposito di.. Vicini di casa.. Telecamere e condominio

Durante il lockdown ti sei innamorato della vicina che abita nel tuo stesso condominio?

Il tuo vicino ti ama? Ti ama a tal punto da fissarti insistentemente mentre sei a prendere il sole nel tuo giardino ed ha persino installato delle telecamere che puntano verso di te o sulle parti comuni del condominio, dove sei costretta a passare per entrare in casa tua?

I casi sono due: o lo ami anche tu, oppure la cosa ti dà terribilmente fastidio.

La legge n. 220/2012 entra nel merito della questione, perché le telecamere sono una notevole intrusione nella privacy ed è molto delicata la questione relativa al suo utilizzo.

In particolare quando si tratta di condominio non è in linea generale vietato l’utilizzo di esse, ma… ad alcune condizioni.

L’art. 1122-ter c.c. (impianti di sorveglianza sulle parti comuni) stabilisce che “le deliberazioni concernenti l’installazione sulle parti comuni dell’edificio di impianti volti a consentire la videosorveglianza su di esse sono approvate dall’assemblea” con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio.

L’installazione di tali telecamere, che deve avere come obiettivo unicamente la tutela della sicurezza di cose o persone, deve essere segnalata con l’apposizione di cartelli che ne indicano l’esistenza in luoghi visibili ed aperti al pubblico. Per questi cartelli, e per tutto quanto concerne gli altri adempimenti necessari affinché l’apposizione dell’impianto di videosorveglianza sia “a norma”, esiste una normativa specifica con doveri che ricadono sull’amministratore di condominio.

Il singolo condomino può installare le telecamere per uso privato nell’ambito delle aree di sua esclusiva proprietà e relative pertinenze. Sarà comunque necessario che il vicino informi gli altri condomini di tale posizionamento (Cass. Pen. 44156/2008). 

Niente telecamere fissate sulle parti comuni, né tantomeno direzionate sul giardino della vicina. Attenzione, perché nonostante l’intento possa essere unicamente quello di scrivere poesie ispirandosi alla bellezza della vicina, tale condotta acquisisce una rilevanza di tipo penalistico…

In caso non ci trovi più in regime di lockdown meglio staccare le telecamere e provare con una scatola di cioccolatini.

Avv. Beatrice Perini